Benvenuti alla Casa Betulla

Andai a Betulla senza molto coraggio di vivere. Ero triste, piccola, insoddisfatta e senza rispetto di me stessa e amore per me stessa. All'inizio ho avuto problemi con il modo in cui entravo in casa. Ma presto mi sono sentita sempre più a mio agio e sono stata in grado di essere coinvolta più a fondo. I primi giorni ho trovato i compiti un po' ridicoli... eppure hanno lasciato un forte effetto. Guardando indietro, posso dire di aver imparato a perdonare e ad accettarmi come donna con la mia vita così com'è.

Melanie Schick

Prima di alloggiare nell'ostello Casa Betulla, sono stato afflitto da una depressione strisciante per 11 mesi. Ho avuto la fortuna che il mio medico mi abbia consigliato l'ostello Casa Betulla e ho potuto sperimentare questo bellissimo posto, ma soprattutto l'assistenza estremamente competente. Dopo essere arrivato all'ostello, mi sono successe cose molto insolite. Ad essere onesti, inizialmente mi sono chiesto: "Dove sono finito!?" Ma ben presto ho capito di essere arrivato nel posto giusto. La lontananza dalla mia famiglia e dal mio ambiente familiare mi ha permesso di muovermi liberamente e senza pressioni e di occuparmi solo di me stessa per 19 giorni per la prima volta nella mia vita. Questa nuova situazione era molto impegnativa, perché non c'erano giornali, radio o televisione a distrarmi da me stesso. Con tatto, i caregiver mi hanno introdotto al mio io interiore, ai miei sentimenti e ai miei desideri. Con le terapie quotidiane di supporto per il corpo, ho imparato che sono responsabile del mio benessere personale e che posso anche permettermi di fare qualcosa di buono solo per me stessa. Il soggiorno è stato giusto per me, perché sono riuscito a tornare da mia moglie e dai miei figli sani dopo 19 giorni. Anche ora, sei mesi dopo, posso dire che sto molto bene e sono riuscito a smettere di prendere il farmaco senza problemi. Dal punto di vista commerciale, ho deciso di affrontare una nuova sfida.

Thomas Klingler

Mi sono confrontato principalmente con due questioni: il reinserimento dopo due soggiorni in un ospedale psichiatrico per un anno e il divorzio dalla mia ex moglie. In clinica, all'improvviso mi sono resa conto che dovevo lavorare più profondamente con me stessa e con la mia vita e che questo non era possibile per me in clinica. Mi sono resa conto che avevo bisogno di un luogo dove potermi immergere nelle mie profondità con una guida attenta ma determinata in modo che la mia vita cambiasse. Fin dal primo soggiorno a Casa Betulla, ho avuto la sensazione di trovarmi di fronte a qualcosa che avevo sempre cercato. Qui non potevo più evitarmi, non potevo più manipolare. Dopo solo pochi giorni ero al centro della mia difficoltà, che non avevo mai raggiunto prima. La mia prospettiva cominciò a cambiare. Mi sono assunto la responsabilità di quello che era successo e della mia situazione attuale. Ho riconosciuto le mie difficoltà durante i ricoveri in ospedale e durante il mio primo matrimonio. Dopo questo primo soggiorno a Casa Betulla, mio padre, che morì poco dopo, mi disse: "Dopo il tuo ritiro, sei cambiato. Non ti ho mai visto così rilassato". Questo è stato il feedback più toccante per me dopo il mio ritorno. Il primo soggiorno è stato nel 2002 per 3 settimane. Nel frattempo sono tornato a Casa Betulla un paio di volte, a volte solo per pochi giorni. Dopo ogni ritiro, portavo a casa nuove perle. Esperienze e spunti concreti che mi hanno permesso di affrontare con il cuore le nuove sfide. Negli ultimi 7 anni, molte cose sono cambiate radicalmente in me e nella mia vita, il che mi tocca molto. La mia sicurezza in me stessa è cresciuta. Sono felicemente sposato di nuovo e sono diventato di nuovo padre. Ho anche un ottimo lavoro dal punto di vista professionale. Provo rispetto e stima per la mia ex moglie, per come si prende cura dei nostri due figli. Amo la vita, amo me stesso e mi accetto così come sono, con tutto ciò che è stato.

Michele Montalbetti